Impianti di Messa a Terra

Impianti di Messa a Terra

Le verifiche periodiche

La sicurezza elettrica è un aspetto fondamentale per qualsiasi ambiente di lavoro. Un impianto di messa a terra efficiente garantisce la protezione delle persone e delle attrezzature, prevenendo rischi di folgorazione, incendi ed esplosioni.

Il DPR 462/01 stabilisce l’obbligo, per tutti i datori di lavoro, di sottoporre gli impianti elettrici a verifiche periodiche, assicurandone il corretto funzionamento. La normativa riguarda gli impianti di messa a terra, i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche e gli impianti elettrici installati in ambienti con rischio esplosione (ATEX).

Le verifiche devono essere effettuate da un Soggetto Abilitato (SA) e hanno una cadenza biennale o quinquennale, a seconda della tipologia di impianto. Il mancato rispetto di queste scadenze può comportare sanzioni amministrative e responsabilità legali per il datore di lavoro.

Affidarsi a Scanavino & Partners significa semplificare la gestione degli adempimenti normativi, risparmiando tempo e risorse grazie a un unico interlocutore in grado di seguire ogni fase del processo, con competenza e affidabilità.

I vantaggi

Effettuare verifiche periodiche sugli impianti di messa a terra significa garantire la conformità alle normative, migliorando al tempo stesso la sicurezza e l’efficienza aziendale. Le aziende che adottano un approccio strutturato nella gestione degli impianti ottengono numerosi benefici, che si traducono in maggiore affidabilità operativa e riduzione dei rischi.

Maggiore sicurezza per dipendenti e attrezzature

Minori costi di manutenzione e fermi produttivi

Maggiore affidabilità degli impianti

Conformità legale ed evitare sanzioni

Come richiedere la verifica dell’impianto

Per garantire la conformità normativa, il processo di verifica degli impianti di messa a terra segue una procedura ben definita. Ogni datore di lavoro ha l’obbligo di registrare l’impianto, incaricare un soggetto abilitato per le verifiche periodiche e comunicare all’INAIL l’organismo scelto. Una gestione corretta delle scadenze permette di evitare sanzioni e garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.

Immatricolazione e assegnazione numero di matricola

Il datore di lavoro deve registrare l’impianto sul portale CIVA, ottenendo il numero di matricola.

Verifica periodica con un Soggetto Abilitato

L’azienda può affidarsi a un Soggetto Abilitato (SA) per effettuare le verifiche obbligatorie, in alternativa agli enti pubblici.

Comunicazione dell’organismo incaricato

Il datore di lavoro deve notificare all’INAIL il soggetto incaricato per le verifiche tramite l’applicativo CIVA.

Con le verifiche degli impianti di messa a terra, garantisci sicurezza e conformità normativa, riducendo rischi e sanzioni.

Impianti di Messa a Terra: Servizi, Costi e Aree

Tutti i nostri servizi

Scanavino & Partners accompagna le aziende nell’adempimento degli obblighi normativi, offrendo servizi di supporto per garantire che gli impianti elettrici siano sicuri e conformi alla legge e possano essere verificati da Soggetti Abilitati con i quali la nostra società ha sottoscritto specifici accordi.

  • Verifiche periodiche, volontarie e straordinarie sugli impianti di messa a terra, protezioni contro le scariche atmosferiche e impianti ATEX, secondo il DPR 462/01. Le verifiche obbligatorie vanno effettuate ogni 2 o 5 anni, in base alla tipologia di impianto.
  • Gestione pratiche CIVA per la registrazione degli impianti presso INAIL, con compilazione e invio della documentazione necessaria.
  • Sopralluoghi e Dichiarazione di Rispondenza (DIRI) per impianti privi di dichiarazione di conformità, come richiesto dal D.M. 37/08.
  • Verifiche delle apparecchiature elettromedicali, per garantire sicurezza e rispetto delle normative negli ambienti sanitari.

Grazie alla nostra esperienza, semplifichiamo ogni fase del processo, riducendo i tempi e garantendo la piena conformità normativa.

Costi delle Verifiche

Le tariffe per le verifiche obbligatorie sono stabilite dalla normativa vigente e variano in base alla tipologia di impianto e alla potenza installata. I costi sono definiti dal Decreto del Presidente dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) del 7 luglio 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 165 del 18 luglio 2005, e aggiornati dal D.L. 162 del 30 dicembre 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2019.
Per ottenere un preventivo personalizzato in base alle esigenze del tuo impianto, contattaci e riceverai una consulenza dedicata.

Aree di verifica coperte

Le verifiche degli impianti di messa a terra si applicano a diverse tipologie di sistemi elettrici, garantendo sicurezza ed efficienza in ogni contesto lavorativo.

  • Dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche: Controllo dei sistemi di protezione dai fulmini per prevenire danni a strutture e impianti elettrici.
  • Impianti di messa a terra fino a 1000V: Verifica della continuità e dell’efficacia del sistema di dispersione della corrente per la sicurezza dei lavoratori.
  • Impianti di messa a terra oltre 1000V: Controllo degli impianti industriali ad alta tensione per garantire il corretto funzionamento e la protezione delle apparecchiature.
  • Impianti elettrici in ambienti con pericolo di esplosione (ATEX): Verifiche specifiche per impianti in zone a rischio esplosione, assicurando il rispetto delle normative di sicurezza.

Affidandoti a Scanavino & Partners, puoi gestire tutte le verifiche in modo efficiente, con un unico interlocutore e senza complicazioni burocratiche.

Impianti di Messa a Terra: Servizi, Costi e Aree

Tutti i nostri servizi

Scanavino & Partners accompagna le aziende nell’adempimento degli obblighi normativi, offrendo servizi di supporto per garantire che gli impianti elettrici siano sicuri e conformi alla legge e possano essere verificati da Soggetti Abilitati con i quali la nostra società ha sottoscritto specifici accordi.

  • Verifiche periodiche, volontarie e straordinarie sugli impianti di messa a terra, protezioni contro le scariche atmosferiche e impianti ATEX, secondo il DPR 462/01. Le verifiche obbligatorie vanno effettuate ogni 2 o 5 anni, in base alla tipologia di impianto.
  • Gestione pratiche CIVA per la registrazione degli impianti presso INAIL, con compilazione e invio della documentazione necessaria.
  • Sopralluoghi e Dichiarazione di Rispondenza (DIRI) per impianti privi di dichiarazione di conformità, come richiesto dal D.M. 37/08.
  • Verifiche delle apparecchiature elettromedicali, per garantire sicurezza e rispetto delle normative negli ambienti sanitari.

Grazie alla nostra esperienza, semplifichiamo ogni fase del processo, riducendo i tempi e garantendo la piena conformità normativa.

Aree di verifica coperte

Le verifiche degli impianti di messa a terra si applicano a diverse tipologie di sistemi elettrici, garantendo sicurezza ed efficienza in ogni contesto lavorativo.

  • Dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche: Controllo dei sistemi di protezione dai fulmini per prevenire danni a strutture e impianti elettrici.
  • Impianti di messa a terra fino a 1000V: Verifica della continuità e dell’efficacia del sistema di dispersione della corrente per la sicurezza dei lavoratori.
  • Impianti di messa a terra oltre 1000V: Controllo degli impianti industriali ad alta tensione per garantire il corretto funzionamento e la protezione delle apparecchiature.
  • Impianti elettrici in ambienti con pericolo di esplosione (ATEX): Verifiche specifiche per impianti in zone a rischio esplosione, assicurando il rispetto delle normative di sicurezza.

Affidandoti a Scanavino & Partners, puoi gestire tutte le verifiche in modo efficiente, con un unico interlocutore e senza complicazioni burocratiche.

Costi delle Verifiche degli Impianti di Messa a Terra

Le tariffe per le verifiche obbligatorie sono stabilite dalla normativa vigente e variano in base alla tipologia di impianto e alla potenza installata. I costi sono definiti dal Decreto del Presidente dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) del 7 luglio 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 165 del 18 luglio 2005, e aggiornati dal D.L. 162 del 30 dicembre 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2019.
Per ottenere un preventivo personalizzato in base alle esigenze del tuo impianto, contattaci e riceverai una consulenza dedicata.

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FAQs

Normativa e obblighi di verifica

Sì, la verifica degli impianti di messa a terra è obbligatoria per tutte le tipologie di attività con la presenza di almeno un lavoratore come stabilito dal DPR 462/01. L’obiettivo è garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire rischi legati a guasti elettrici. Il mancato rispetto delle scadenze può comportare sanzioni amministrative e, in caso di incidenti, anche responsabilità penali per il datore di lavoro.
Il datore di lavoro è responsabile della corretta manutenzione dell’impianto e deve assicurarsi che venga sottoposto a verifiche periodiche da parte di un Organismo Abilitato. Questo controllo serve a garantire il corretto funzionamento del sistema di protezione elettrica e ad assicurare la conformità normativa.
La periodicità delle verifiche dipende dalla tipologia di attività lavorativa svolta. Per gli impianti installati in luoghi di lavoro a basso rischio, la verifica deve essere effettuata ogni cinque anni. Per impianti in cantieri, strutture in ambito medico e ambienti con rischio incendio, la scadenza è biennale.
L’installazione e la verifica degli impianti di messa a terra sono disciplinate da diverse normative. Il DPR 462/01 regola le verifiche periodiche obbligatorie, mentre il D.M. 37/08 stabilisce le disposizioni per l’installazione e la manutenzione degli impianti elettrici. Le norme tecniche CEI forniscono invece i criteri di progettazione e sicurezza da rispettare.

Processo di verifica: chi deve farla e come funziona

La denuncia dell’impianto deve essere effettuata dal datore di lavoro o in caso di locale in affitto, dal proprietario dell’immobile, tramite il portale CIVA dell’INAIL dove viene registrato e gli viene assegnato un numero di matricola.
La prima verifica deve essere effettuata due anni dopo l’installazione dell’impianto. Come indicatore di scadenza si deve prendere in considerazione la data della dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore.
Il controllo deve essere effettuato da un Soggetto Abilitato dal Ministero dello Sviluppo Economico. In alternativa, la verifica può essere svolta da enti pubblici come ASL e ARPA, ma sempre da soggetti autorizzati.
La verifica viene eseguita da un tecnico specializzato, che effettua una serie di test per accertare il corretto funzionamento del sistema di dispersione della corrente. Il controllo comprende la misurazione della continuità dell’impianto di terra, la verifica dell’efficienza dei dispersori e il controllo del funzionamento dei dispositivi di protezione.
Dopo la verifica, il Soggetto Abilitato rilascia un verbale di verifica, che attesta lo stato dell’impianto e la sua conformità alle normative vigenti. Questo documento è fondamentale per dimostrare l’avvenuto controllo e per evitare sanzioni in caso di ispezioni.
Se all’interno del condominio ad uso esclusivo residenziale è presente almeno 1 lavoratore assunto (es. portiere, giardiniere o simili) allora diventa a tutti gli effetti un luogo di lavoro dove l’amministratore si configura come datore di lavoro e ha l’obbligo di far eseguire la verifica di messa a terra. Se il condominio, invece, ospita attività lavorative, come uffici o negozi, la verifica dell’impianto di messa a terra diventa responsabilità del datore di lavoro di ogni singola realtà che deve procedere con l’esecuzione dei controlli da parte di un Organismo Abilitato. Resta responsabile per le parti comune l’amministrazione condominiale sempre e solo in caso di presenza di almeno un dipendente.

Costi e responsabilità economiche

Il costo della verifica è a carico del datore di lavoro, che deve garantire la sicurezza degli impianti presenti nei locali aziendali. Anche nel caso di attività in affitto, la responsabilità della verifica resta in capo al titolare dell’attività.
Il costo della verifica varia in base alla tipologia di impianto e alla potenza installata. Le tariffe sono definite dalla normativa vigente e possono subire aggiornamenti. Per conoscere il costo esatto in base alle esigenze aziendali, è consigliabile richiedere un preventivo personalizzato.