Sicurezza alimentare

Sicurezza alimentare

Un pilastro per la salute e la qualità della filiera

La sicurezza alimentare è un elemento essenziale per garantire la salute pubblica, la fiducia dei consumatori e la qualità complessiva del sistema agroalimentare. In un contesto sempre più globalizzato, dove la produzione e la distribuzione degli alimenti coinvolgono attori su scala internazionale, adottare pratiche efficaci di prevenzione e controllo diventa una responsabilità condivisa lungo tutta la filiera.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la sicurezza alimentare si fonda su quattro principi cardine: disponibilità e accesso a cibo sicuro, utilizzo corretto e igienico degli alimenti, e stabilità costante nel tempo.

Per garantire il rispetto di questi standard, è fondamentale adottare un approccio integrato e multidisciplinare che coinvolga autorità sanitarie, aziende alimentari, operatori del settore e consumatori. Dai sistemi di tracciabilità all’implementazione dell’HACCP, passando per l’educazione e la formazione del personale, ogni fase del processo produttivo contribuisce a tutelare il consumatore finale.

I vantaggi

Garantire la sicurezza alimentare non rappresenta solo un requisito normativo, ma un fattore strategico per la tutela della salute pubblica e la competitività delle imprese. L’adozione di sistemi di controllo e prevenzione consente di ridurre i rischi lungo la filiera produttiva, migliorare la qualità dei prodotti e rafforzare la fiducia dei consumatori. Inoltre, una gestione strutturata della sicurezza alimentare contribuisce a contenere gli sprechi, ottimizzare i processi interni e promuovere un approccio sostenibile alla produzione.

Protezione salute pubblica

Fiducia dei consumatori

Riduzione degli sprechi

Sostenibilità ambientale

Normativa sulla sicurezza alimentare

Il rispetto delle normative in materia di sicurezza alimentare è essenziale per garantire che gli alimenti immessi sul mercato siano sicuri, tracciabili e conformi agli standard qualitativi. Il quadro regolatorio si articola su più livelli – internazionale, europeo e nazionale – e definisce le linee guida fondamentali per la gestione del rischio, il controllo lungo la filiera e la tutela del consumatore. Le aziende che operano nel settore agroalimentare devono quindi conoscere e applicare con rigore tali disposizioni, integrandole nei propri processi produttivi.

Normativa internazionale

A livello internazionale, la sicurezza alimentare è regolata da organismi e standard riconosciuti globalmente, che forniscono un riferimento comune per i Paesi membri e promuovono l’armonizzazione delle pratiche lungo la filiera alimentare. Questi strumenti stabiliscono principi generali, criteri tecnici e requisiti per i sistemi di gestione, contribuendo a rafforzare la cooperazione tra stati e a favorire il commercio sicuro dei prodotti alimentari.

Codex Alimentarius

Sviluppato dalla FAO e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Codex stabilisce standard, linee guida e codici di condotta per garantire la qualità igienico-sanitaria degli alimenti e tutelare la salute dei consumatori.

Regolamento (CE) n.178/2002

È la norma fondativa del diritto alimentare europeo, che istituisce l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e stabilisce i principi generali per la produzione e la commercializzazione degli alimenti.

ISO 22000

Si tratta di uno standard internazionale di FSMS che integra sia l’HACCP che il Codex Alimentarius. La ISO 22000 è applicabile a tutte le organizzazioni della catena alimentare e consente di strutturare un sistema documentato.

Normativa italiana

In Italia, la sicurezza alimentare è disciplinata da un sistema normativo che recepisce i regolamenti europei e introduce disposizioni specifiche per garantire controlli rigorosi lungo l’intera catena produttiva. Le autorità competenti effettuano ispezioni, verifiche e monitoraggi continui per assicurare la conformità delle aziende e tutelare i consumatori finali.

Decreto Legislativo 193/2007

Recepisce il cosiddetto “Pacchetto Igiene” dell’Unione Europea. Il decreto definisce le responsabilità degli operatori del settore alimentare (OSA) e introduce un sistema di controlli ufficiali basato su criteri di rischio.

Sistema HACCP

Il sistema HACCP si basa su un approccio preventivo e sistematico che consente di garantire prodotti sicuri e conformi, attraverso l’analisi dei punti critici e l’adozione di misure di controllo adeguate.

Con un sistema efficace di sicurezza alimentare, proteggi la salute dei consumatori, valorizzi il tuo brand e rispetti le normative in vigore.

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I nostri servizi

Scanavino & Partners supporta le aziende nella gestione della sicurezza alimentare, offrendo un’assistenza completa per garantire la conformità normativa e la tutela del consumatore finale. I nostri servizi includono:

  • Redazione e aggiornamento dei piani HACCP: Affianchiamo le aziende nella predisposizione di piani HACCP personalizzati, identificando i pericoli e definendo misure di controllo efficaci lungo tutta la filiera produttiva.
  • Implementazione degli standard BRC e IFS: Supportiamo le imprese nell’adozione degli standard internazionali più diffusi per la sicurezza e la qualità alimentare, con audit e assistenza alla certificazione.
  • Adozione della norma ISO 22000: Accompagniamo le organizzazioni nella creazione di un sistema di gestione conforme alla ISO 22000, integrando i principi dell’HACCP e del Codex Alimentarius.
  • Audit e ispezioni sulla sicurezza alimentare: Effettuiamo verifiche in sito per valutare l’adeguatezza dei sistemi di autocontrollo, dei programmi prerequisito (PRP) e delle procedure di tracciabilità e richiamo.
  • Formazione HACCP (in aula e online): Progettiamo percorsi formativi su misura per il personale aziendale, con corsi in presenza o in modalità e-learning, aggiornati rispetto alla normativa vigente.

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FAQs

Definizioni e concetti base di sicurezza alimentare

La sicurezza alimentare è l’insieme di pratiche e normative che garantiscono che gli alimenti siano sicuri per il consumo umano, privi di contaminanti e prodotti in conformità con standard igienico-sanitari rigorosi.
È fondamentale per proteggere la salute dei consumatori, prevenire malattie di origine alimentare, assicurare la qualità dei prodotti e garantire la fiducia nei confronti del sistema agroalimentare.
I principali pericoli includono contaminazioni biologiche (batteri, virus, parassiti), chimiche (pesticidi, residui, metalli pesanti) e fisiche (corpi estranei come vetro o plastica).
Si possono individuare diversi livelli: prevenzione (HACCP, PRP), controllo (analisi e monitoraggi), gestione del rischio (piani di richiamo, tracciabilità) e verifica (audit, ispezioni ufficiali).

Principi e approcci alla sicurezza alimentare

Le 5 chiavi identificate dall’OMS per garantire la sicurezza alimentare sono semplici regole igieniche da applicare nella manipolazione degli alimenti: mantenere la pulizia, separare crudo e cotto, cuocere bene, conservare a temperature sicure e utilizzare materie prime e acqua sicure. Questi accorgimenti riducono significativamente il rischio di contaminazioni.
I quattro passaggi chiave sono: prevenire i pericoli, monitorare i punti critici con il sistema HACCP, garantire la tracciabilità lungo la filiera e gestire efficacemente eventuali richiami di prodotto. Insieme, permettono di controllare i rischi e tutelare il consumatore.

Ruoli e responsabilità

La sicurezza alimentare coinvolge autorità sanitarie, enti di controllo, operatori del settore alimentare (OSA), consulenti e laboratori di analisi.
In Italia, il controllo è affidato ad autorità competenti come ASL, NAS, Ministero della Salute, Regioni e Aziende Sanitarie Locali, che eseguono ispezioni e campionamenti.
L’OSA (Operatore del Settore Alimentare) è il primo responsabile della sicurezza dei prodotti che immette sul mercato, secondo il principio di autocontrollo definito dalla normativa europea.

Normativa europea e internazionale

Le principali norme includono: Codex Alimentarius, Regolamento (CE) 178/2002, Regolamenti del Pacchetto Igiene, Decreto Legislativo 193/2007, norme ISO (es. ISO 22000), BRC, IFS.
È un insieme di standard, linee guida e codici di condotta internazionali sviluppati da FAO e OMS per garantire la sicurezza, la qualità e l’equità nel commercio degli alimenti.
Il Codex fornisce riferimenti internazionali condivisi per la sicurezza alimentare, utili per armonizzare le normative nazionali e prevenire le barriere tecniche al commercio.
FAO e OMS promuovono la sicurezza alimentare globale attraverso il Codex, supportano i Paesi nella gestione dei rischi alimentari e forniscono assistenza tecnica e scientifica.
Stabilisce i principi generali del diritto alimentare, istituisce l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), introduce la tracciabilità e il principio di responsabilità dell’OSA.
Le aziende devono garantire la sicurezza degli alimenti in ogni fase della produzione e assicurare la tracciabilità dei prodotti in entrata e in uscita.
È un insieme di regolamenti europei che disciplinano l’igiene degli alimenti lungo l’intera filiera, imponendo controlli interni (autocontrollo), HACCP e tracciabilità obbligatoria.
Recepisce il Pacchetto Igiene in Italia e definisce le modalità di controllo ufficiale sugli alimenti, i criteri di ispezione, le sanzioni e le responsabilità degli OSA.

Certificazioni e standard nel settore alimentare

È uno standard internazionale per i sistemi di gestione della sicurezza alimentare (FSMS), basato sull’HACCP e su un approccio preventivo integrato e documentato.
ISO 22000 si concentra sulla sicurezza alimentare, ISO 9001 sulla gestione della qualità. La prima è specifica per il settore alimentare, la seconda è trasversale a tutti i settori.
È uno standard internazionale per la sicurezza alimentare sviluppato per il settore retail, utile a garantire qualità, legalità e sicurezza dei prodotti agroalimentari.
Garantisce che i prodotti siano sicuri e conformi agli standard di qualità richiesti dalla grande distribuzione organizzata (GDO), ed è riconosciuto a livello europeo.
Il certificato BRC può essere rilasciato con diversi livelli di conformità (A, B, C, D), in base al numero e alla gravità delle non conformità rilevate durante l’audit.
È necessario implementare un sistema di gestione conforme allo standard, sottoporsi a un audit da parte di un ente accreditato e rispondere ai requisiti di qualità e sicurezza previsti.