Oggi, 28 aprile 2025, si celebra la giornata mondiale della sicurezza sul lavoro, un appuntamento istituito per ricordare a governi, imprese e cittadini quanto sia fondamentale impegnarsi quotidianamente nella prevenzione di malattie e infortuni derivanti da condizioni di rischio lavorativo. Non è solo una ricorrenza simbolica: è un invito forte e chiaro a non abbassare mai la guardia, a mantenere alta l’attenzione e a costruire ambienti di lavoro sempre più sicuri e salubri. Il tema della prevenzione non può essere relegato a un solo giorno di commemorazione; deve rappresentare uno sforzo incessante e collettivo, che abbraccia l’intero anno e coinvolge ogni attore della società.

Nel contesto italiano, la giornata mondiale della sicurezza sul lavoro assume un significato ancora più pregnante. Sebbene alcuni dati statistici mostrino segnali di miglioramento, il nostro Paese continua a registrare un numero inaccettabile di incidenti, eventi avversi e malattie di origine lavorativa. Un bilancio che una nazione avanzata come l’Italia non può più tollerare, non senza compromettere la propria credibilità e la tutela dei suoi cittadini. La cultura della sicurezza deve diventare una priorità condivisa, un valore che permea ogni ambito dell’attività lavorativa, superando ogni logica emergenziale e assumendo la forma di un investimento strategico e permanente.

Le giornate internazionali dedicate a grandi cause e valori universali, come la giornata mondiale della sicurezza sul lavoro, possono essere uno stimolo potente, un’occasione per mantenere viva la tensione verso il raggiungimento di obiettivi fondamentali per il bene comune. Tuttavia, affinché abbiano un reale impatto, è necessario che si traducano in azioni concrete e tangibili. Altrimenti, rischiano di rimanere confinate nel mondo dell’astrazione teorica o dell’idealismo utopico, senza produrre cambiamenti effettivi nella realtà quotidiana dei lavoratori. Il pericolo più grande è quello che la celebrazione si riduca a un rito vuoto, mentre i problemi reali restano insoluti.

Questo rischio si amplifica quando le istituzioni si limitano a dare grande risalto mediatico agli eventi, senza però accompagnare tali proclami con la necessaria volontà politica e con adeguati stanziamenti di risorse organizzative e finanziarie. In assenza di un impegno concreto, le dichiarazioni di principio si svuotano di significato e il divario tra teoria e pratica si fa sempre più ampio. Perché la giornata mondiale della sicurezza sul lavoro sia davvero efficace, è necessario che le parole si traducano in provvedimenti legislativi incisivi, in sistemi di verifica e controllo rigorosi, in investimenti significativi in formazione, sensibilizzazione e crescita culturale.

Il disallineamento tra enunciazioni teoriche e applicazione pratica ha conseguenze gravi. Può indurre negli operatori economici la convinzione, errata ma comprensibile, che la sicurezza sia solo un insieme di regole complesse e spesso inapplicabili, un’ulteriore tassa occulta che grava su un sistema produttivo già fortemente appesantito da burocrazia e vincoli. Quando la sicurezza viene percepita come un obbligo sterile, come un adempimento fastidioso e costoso, si depotenzia ogni spinta verso la costruzione di una reale cultura della prevenzione. Questo approccio distorto genera comportamenti rischiosi, tra cui l’omissione o il rispetto solo formale delle norme, confidando nell’esiguità dei controlli e nella remota possibilità di incorrere in sanzioni.
Eppure, considerare la sicurezza come un semplice costo è un errore strategico devastante. La sicurezza, intesa nella sua accezione più autentica, non rappresenta una voce di spesa da minimizzare, ma un investimento di valore inestimabile. Investire nella sicurezza significa proteggere il capitale umano, ridurre drasticamente i rischi di fermo produttivo, evitare danni reputazionali e legali, migliorare l’efficienza interna e, non ultimo, rafforzare la competitività aziendale. È proprio questo il messaggio profondo che la giornata mondiale della sicurezza sul lavoro vuole trasmettere: la prevenzione paga, sempre.

Adottare un approccio serio e strutturato alla gestione della sicurezza significa anche saper cogliere grandi opportunità. In questo senso, scegliere di implementare un sistema di gestione conforme alla UNI EN ISO 45001:2023 non solo consente di adempiere agli obblighi normativi, ma si traduce in vantaggi concreti e misurabili che rafforzano la competitività aziendale. Gli effetti positivi della certificazione ISO 45001 si manifestano su più livelli:

• Maggiore competitività negli appalti: le aziende certificate ottengono punteggi più alti in fase di gara e tender, facilitando l’assegnazione di ordini e commesse importanti.
• Maggiore efficienza operativa: un sistema efficace di gestione della sicurezza riduce drasticamente il rischio di incidenti, evitando rallentamenti nella produzione e costi indiretti per danni o fermi attività.
• Vantaggi specifici nei cantieri edili: nei lavori che rientrano nella normativa delle patenti a crediti, la certificazione permette di raddoppiare la dote iniziale di punti (da 30 a 60), fornendo un vantaggio competitivo immediato e tangibile.

Ma il beneficio più rilevante, e forse meno noto, riguarda gli sgravi contributivi INAIL: la certificazione ISO 45001 consente da sola di raggiungere i 100 punti previsti dal modello OT23, il che significa ottenere sconti sostanziali sui premi assicurativi INAIL senza dover faticosamente raccogliere altre evidenze o documentazioni.

Questo è un dato importantissimo: dimostra che quando un’azienda investe seriamente nella sicurezza, non solo tutela i propri lavoratori e migliora la propria organizzazione interna, ma viene anche premiata economicamente dallo Stato. Fare prevenzione, dunque, non è solo una scelta etica, ma una strategia di business vincente e vantaggiosa anche dal punto di vista economico.

La giornata mondiale della sicurezza sul lavoro ci ricorda proprio questo: investire nella sicurezza conviene, crea valore e produce benefici concreti, immediati e duraturi.

Promuovere una vera cultura della sicurezza all’interno delle organizzazioni non significa soltanto tutelare la salute dei lavoratori, ma costruire un ambiente più stabile, motivante e produttivo. Fidelizzare i propri dipendenti, migliorare il clima aziendale, ridurre l’assenteismo e abbattere i costi legati a infortuni e malattie professionali sono i risultati concreti di un approccio alla sicurezza che va oltre l’obbligo normativo per diventare parte integrante della visione strategica aziendale. La giornata mondiale della sicurezza sul lavoro rappresenta l’occasione ideale per rinnovare questo impegno e per ribadire che la sicurezza non deve essere percepita come un vincolo, bensì come un investimento sulla crescita e sulla competitività.

Solo chi comprende che la cultura della sicurezza è un asset strategico riesce ad anticipare i cambiamenti, a dominare un mercato in continua evoluzione e a consolidare una leadership duratura. In un contesto sempre più competitivo e dinamico, la prevenzione non è più un’opzione, ma un elemento chiave di sostenibilità e innovazione. Chi investe nella cultura della sicurezza costruisce fondamenta solide per il proprio successo futuro, mentre chi si limita a rincorrere gli eventi, ancorato a logiche difensive, rischia inevitabilmente di essere superato. Scegliere la sicurezza oggi significa precorrere il futuro, governarlo e trasformarlo in un’occasione di crescita e affermazione.

Se anche tu desideri uscire dalla spirale negativa che vede la sicurezza come un costo e vuoi invece trasformarla in un motore di crescita e innovazione, Scanavino & Partners è il partner che stai cercando. Il nostro team di esperti ti aiuterà a costruire un sistema di prevenzione solido ed efficace, in cui etica e business si fondono per creare valore reale e duraturo. Non restare indietro: investi nella tua crescita, investi nella sicurezza.

Dott. Alessandro Cipollini