Quali sono le principali conseguenze e le possibili soluzioni? Approfondiamolo insieme!
Secondo l’ultimo rapporto annuale di Omm e Copernicus, nel 2022 la temperatura media in Europa è stata di 2,3 gradi centigradi superiore rispetto ai livelli pre-industriali.
Considerando che, a livello globale, nello stesso anno il dato registrato è stato pari a +1,15 gradi, il dato europeo è davvero allarmante.
Analizziamo insieme le principali conseguenze del 2022:
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Sulle Alpi si sono sciolti 5 chilometri cubi di ghiacciai: la fusione dei ghiacciai montani ha raggiunto un nuovo spaventoso record. Nel Mediterraneo orientale, così come nel mar Baltico, il ritmo del riscaldamento è stato oltre tre volte quello registrato nel resto del mondo. In particolare, nell’Atlantico settentrionale le temperature sulla superficie dell’oceano sono state nel 2022 le più alte di sempre. Non risulta sorprendente neppure il fatto che si stiano registrando ondate di siccità straordinarie, alla quale si aggiungono i conseguenti gravi rischi di incendi.
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Più di 16mila morti in Europa a causa del riscaldamento globale: Secondo i dati, in Europa, sono stati ben 156 mila gli individui colpiti in modo diretto nel 2022 da un punto di vista meteorologico, idrogeologico o climatico. Il totale dei morti, invece, è stato pari a 16.365, soprattutto a causa delle ondate di caldo estremo.
Cosa si può fare? La speranza sono le energie rinnovabili
Nell’Unione Europea, nel 2022, eolico e solare hanno generato il 22% dell’energia elettrica, superando il carbone (16%) e gli altri combustibili fossili (20%).
Infine, l’Europa si impegnerà a portare le rinnovabili ad almeno il 42,5% del consumo totale di qui al 2030.
Anche noi, nel nostro piccolo possiamo fare la differenza, attuare strategie aziendali etiche permette di avere un effetto domino su tutto il mondo.
Il bilancio di sostenibilità non rappresenta solo un obbligo o un vantaggio competitivo, bensì, la base per essere parte del cambiamento climatico e sociale per il nostro pianeta.