Gli ultimi scenari a livello globale sull’uso di risorse dell’UNEP IRP, evidenziano che l’estrazione di materie prime quasi raddoppierà intorno a metà secolo, portando con sé importanti impatti ambientali.

Le sfide di un modello economico sostenibile

Per procurarci beni come un’abitazione, cibo, vestiti o carburante per riscaldarci, oppure servizi come istruzione, assistenza sanitaria o telecomunicazioni, il sistema economico si “nutre” di materiali di ogni tipo e li trasforma, per poi accumularli in stock di beni durevoli o espellerli sotto forma di emissioni e rifiuti.

Da qui due delle principali problematiche che dobbiamo affrontare:

  1. la limitatezza delle risorse che il pianeta mette a disposizione
  2. l’aumento dei rifiuti prodotti

Un’attività economica ecologicamente più sostenibile è quindi quella in grado di creare beni e servizi prelevando meno risorse dalla natura e restituendole meno rifiuti.

Come misurare la sostenibilità

Il documento Transizione Ecologica Aperta predisposta da ISPRA propone in qualità di misura della sostenibilità di un’economia è la produttività delle risorse.

Lo stesso documento esplica che cosa ci dice l’andamento della produttività delle risorse?

“In passato, la crescita economica è stata accompagnata da un aumento altrettanto grande del consumo di materiali. Da alcuni anni, però, nelle economie avanzate si sta verificando una divaricazione fra l’andamento della ricchezza prodotta e il consumo di risorse naturali. A spingere in questa direzione è stata soprattutto una diversa composizione della struttura economica, che negli anni ha visto diminuire il peso del settore delle costruzioni, a fronte di risultati positivi per tutti i tipi di servizi. “

Dal grafico sopra si evince che: ” Dal 1995 al 2020, l’economia italiana ha visto tre fasi:

• dal 1995 al 2006 la produttività è stata sostanzialmente stabile, perché il consumo di materiali è stato in linea con la crescita dell’attività economica;

• dal 2007 al 2013, il ritmo di caduta dell’uso delle risorse – soprattutto i materiali utilizzati dalle costruzioni – è stato più rapido rispetto alla contrazione economica durante la crisi, generando un’impennata della produttività delle risorse;

• dal 2013-2020, il disaccoppiamento fra crescita economica e consumo di materiali è stato meno pronunciato, cosa che ha dato luogo a una crescita della produttività meno impetuosa del periodo precedente.

Complessivamente, questi quindici anni hanno visto la produttività delle risorse aumentare di 1.42 euro per chilogrammo: è un’ottima notizia. Il dato è anche migliore di quello di altri paesi europei. Ma dobbiamo non possiamo fermarci a questo.

Nei prossimi anni, le politiche legate alla transizione ecologica sul clima e sull’economia circolare possono portare a un ulteriore incremento della produttività delle risorse, grazie a un minor consumo di risorse come i combustibili fossili e i minerali non energetici.”

I ruolo di aziende e consumatori

È innegabile però che la tematica del consumo di risorse riguarda direttamente anche il singolo consumatore. Diventa fondamentale, quindi, comunicare efficacemente le performance ambientali di ogni prodotto, in maniera tale da fornire al consumatore le informazioni necessarie per una scelta consapevole.
Come farlo? Attraverso il bilancio di sostenibilità, riconosciuto quale principale strumento di comunicazione delle performance aziendali sociali e ambientali.
Vuoi approfondire l’argomento oppure lasciarti aiutare dai nostri esperti nella redazione del Bilancio di sostenibilità?

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