L’importanza dell’impronta idrica è legata alla sostenibilità ambientale, infatti conoscere la water footprint permette di individuare gli sprechi d’acqua e capire quali interventi effettuare per preservare questa risorsa naturale. 

Ma andiamo per ordine, ed iniziamo a capire di cosa si tratta.
L’impronta idrica (in inglese, water footprint) è un parametro che analizza il consumo totale d’acqua da parte dell’uomo.
Tale consumo riguarda l’acqua evaporata e/o inquinata, misurabile nella relazione tra l’unità quantità di volume (litri) e il tempo (minuti secondi, minuti primi, ore, giorni, anni).

L’analisi dell’impronta idrica può interessare qualsiasi individuo o gruppo sociale od organizzazione (compresi i settori), in un singolo processo, nel prodotto finito o al termine di un servizio.

Definizioni

Ci sono molti aspetti diversi, da considerare attentamente, riferiti all’impronta idrica, e quindi diverse definizioni e misure per descriverli:

  • l’impronta idrica blu si riferisce esclusivamente all’utilizzo delle acque sotterranee o di superficie;L’agricoltura irrigua, l’industria e l’uso domestico dell’acqua possono essere considerate all’interno dell’impronta idrica blu.
  • l’impronta idrica verde si riferisce all’acqua delle precipitazioni;È particolarmente rilevante nella valutazione della sostenibilità dei prodotti agricoli, orticoli e forestali.
  • l’impronta idrica grigia si riferisce alla quantità di acqua necessaria per diluire gli inquinanti.

Impronta idrica delle imprese

Lo standard di riferimento è la UNI EN ISO 14046:2016 che specifica principi, requisiti e linee guida relativi alla valutazione dell’Impronta Idrica (Water Footprint) di prodotti, processi e organizzazioni.

L’impronta idrica di un’impresa o “impronta idrica aziendale” è costituita dall’acqua utilizzata per la produzione/fabbricazione, o per le attività di supporto, e dall’uso indiretto dell’acqua nella catena di approvvigionamento del produttore.

Il “Carbon Trust” sostiene che le aziende dovrebbero “guardare oltre” la semplice misurazione volumetrica dell’acqua consumata, al fine di valutare correttamente l’impatto idrico reale dell’impresa in ogni suo aspetto.

Il lavoro svolto della Carbon Trust con la principale azienda farmaceutica globale, la “GlaxoSmithKline” (GSK), ha individuato quattro ambiti-chiave da mettere in relazione per il progetto:

  • disponibilità idrica;
  • qualità dell’acqua;
  • impatto sulla salute
  • licenza di operare (compresi i rischi reputazionali e normativi) al fine di consentire a GSK di misurare quantitativamente l’impronta idrica e ridurre in modo effettivo l’impatto della stessa.

Migliorando la propria impronta idrica, l’azienda può ridurre anche i costimigliorando l’impatto ambientale e apportando benefici alle comunità in cui opera.

Uso Sostenibile dell’Acqua

L’uso sostenibile dell’acqua implica una valutazione rigorosa di:

  • entità delle fonti di acqua pulita;
  • stabilire i tassi di utilizzo attuali e futuri;
  • gli impatti di tale uso sulle risorse, sia in loco che globali;
  • l’impatto sui corsi d’acqua contaminati;
  • il benessere economico del territorio.
Anche il riutilizzo e la bonifica dell’acqua fanno parte della sostenibilità, compresi gli impatti a valle sia sulle acque superficiali che sotterranee.

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