La parità di genere non è più solo un obiettivo etico, bensì, diventa un parametro fondamentale nel bilancio di sostenibilità. Scopriamo insieme qual è la situazione in Italia!

La Parità di Genere è una criticità rilevata a livello mondiale, per questo motivo, l’Organizzazione delle Nazioni Unite lo ha inserito come quinto obiettivo dell’agenda 2030 (The 17 Sustainable Development Goals).

Si tratta di un obiettivo sociale che consiste nel correggere le discriminazioni perpetrate in base al genere di appartenenza. Le donne in particolare, a causa di un determinato retaggio culturale, possono subire ingiustizie e difficoltà aggiuntive rispetto alla controparte maschile.

Secondo il rapporto del World Economic Forum 2022, l’Italia si posiziona al 63° posto su 143 quando si parla di parità di genere. Il rapporto è redatto sulla base di 4 indicatori: economia, istruzione, salute e politica. In Italia, il divario nella dimensione economica è il più critico, posizionando la nostra nazione al 110° posto per quanto riguarda la partecipazione economica ed opportunità femminili: ad esempio, si riscontra una maggiore resistenza a permettere alle donne di ricoprire ruoli manageriali, ottenere contratti full-time e a tempo determinato, avanzare nella carriera, conciliare vita familiare e lavoro, eccetera.

Per quanto riguarda, invece, il Rapporto 2022 dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, l’Italia ha registrato, tra il 2010 e il 2021, un trend crescente in ambito parità di genere. Come si può notare nel grafico a lato, l’Italia sta ottenendo ottimi risultati.

Il Bilancio di Sostenibilità

Dal 2024, la parità di genere verrà integrata nell’ordinamento giuridico italiano tramite l’obbligo di rendicontazione non finanziaria, meglio conosciuto come “Bilancio di sostenibilità”.

Quest’ultimo è un documento che certifica l’impegno di un’azienda per un futuro più sostenibile. I campi di interesse sono molteplici, ma si suddividono in tre ambiti definiti, gli ESG: environmental (ambientale) social (sociale, di cui la parità di genere) e governance (economico).

Per certificare la parità di genere bisogna dimostrare di essere conformi a norme accreditate, quali ISO 30415 e UNI/PdR 125, attraverso un ente di certificazione. Questo processo comporta il raggiungimento di parametri sia quantitativi (valutati con grandezze numeriche) sia qualitativi (espressi attraverso giudizio sì/no).

Il Bilancio di Sostenibilità, obbligatorio per un numero crescente di aziende, è un’ottima occasione per migliorare il profilo etico della propria azienda senza rinunciare a ottime prestazioni economiche. Infatti, oltre alle statistiche che ci mostrano come le aziende più paritarie sono quelle più di successo, il Bilancio di Sostenibilità dà accesso a molte opportunità per la tua azienda: basti pensare a gare di appalto, sgravi fiscali e finanziamenti pubblici o privati.

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