Se una giovane ragazzina è riuscita nel 2016 e nel 2017 ad ingannare le élite di New York fingendosi una ricca ereditiera e truffando per centinaia di migliaia di dollari hotel, banche e amici, quante persone ogni giorno si fingono Manager gestendo in modo improvvisato aziende ed Organizzazioni, essendo inoltre l’ago della bilancia tra successo e disfatta?

Le realtà organizzative che ho conosciuto ed ho potuto verificare direttamente, in ormai oltre 25 anni di consulenza e formazione, mettono in luce situazioni molto spesso sconcertanti, tra le quali incapacità di gestire i cambiamenti e metodologie di gestione organizzativa piuttosto approssimative, prive di basi metodologiche e manageriali. 

Il Change Management emerge qui come strumento cruciale, un metodo didattico che permette di destarsi dal torpore delle abitudini quotidiane e di entrare in quello stato di flow essenziale per il vero successo manageriale.

Inventarsi Manager sembra essere il mestiere più comune, almeno in Italia, paese dove la stragrande maggioranza delle aziende sono PMI a guida padronale/familiare e/o spin-off di precedenti esperienze soprattutto di natura tecnica, ma con poca dimestichezza per la cura degli aspetti strategici.

I recenti e disastrosi fatti congiunturali internazionali, dal Covid alle guerre, hanno imposto ed impongono tuttora drastici cambiamenti di paradigma sia sotto il profilo organizzativo che in quello culturale e metodologico.

Nonostante alcuni timidi segnali di cambiamento relativi allo sviluppo delle competenze, le cosiddette soft skill, molta strada c’è ancora da fare, perché il cambiamento deve avvenire dall’alto, deve precedere una attitudine culturale e strategica di coloro che si definiscono manager, o lo sono di fatto, in grado di spostare il focus da una visione elitaria ed egocentrica ad una valutazione più ampia relativa la gestione del cambiamento. 

Il Change Management può essere la chiave per queste aziende e manager che vogliono superare i propri limiti e raggiungere un nuovo livello di efficienza e benessere organizzativo.

Cambiare è difficile, lo sappiamo, costa fatica, una fatica enorme. Ed è molto più semplice e comodo rimanere ancorati al proprio status. 

Ma è proprio questa “attitudine al cambiamento” che ha permesso a molte aziende e manager di assaporare il successo, di scavallare la meta e raggiungere nuovi scenari.

Questa capacità di resistere alle sofferenze iniziali, di superare gli ostacoli, di andare oltre i pregiudizi ed al “fuoco amico” ha permesso a molti manager veri di fare la differenza.

L’adozione di una strategia di “Inventing manager” rappresenta un rischio elevato non solo di insuccesso aziendale, ma anche di conseguenze gravi per i dipendenti che vi lavorano. È una soluzione a breve termine che spesso conduce al fallimento, priva della visione e della competenza necessaria per navigare le sfide del mercato contemporaneo.

Il Change Management è una disciplina progettata per risvegliare gli individui dalla routine stagnante e guidarli verso lo “Stato di Flow”, uno stato mentale dove si ottiene la massima efficacia e soddisfazione personale e professionale. È in questo stato che i manager e i team possono sviluppare competenze concrete che portano vantaggi significativi sia a livello individuale che collettivo.

Numerosi imprenditori e leader aziendali hanno già adottato il Change Management come loro strategia di crescita, riconoscendo il valore di mettersi in gioco e di superare le proprie limitazioni per aspirare a una visione aziendale più ampia e inclusiva.

Sei pronto a trasformare radicalmente la tua organizzazione? Il Change Management non è solo una teoria, è una pratica comprovata che può portare la tua azienda verso nuove vette di successo e innovazione. 

Contattando Scanavino & Partners per una consulenza Lean, potrai esplorare come applicare questi principi trasformativi al tuo ambiente lavorativo.

Non rimandare la possibilità di migliorare e innovare. Inizia oggi il tuo percorso verso il successo!

Dott. Stefano Scanavino