Livellare la produzione è sempre stato un obiettivo all’ordine del giorno per moltissimi imprenditori, ma oro più che mai, le incertezze del mercato causate dall’epidemia globale mettono a dura prova il mondo imprenditoriale! Se la domanda fosse stabile, livellare la produzione sarebbe di per sé molto semplice, ma sappiamo benissimo che purtroppo non è cosi.

Nel nostro blog abbiamo già dimostrato come applicare il metodo di produzione Just In Time permetta di evitare la sovrapproduzione e ingenti giacenze a magazzino di materiali, semilavorati e prodotti.

L’adozione della tecnica di produzione JIT implica una chiara programmazione della produzione in termini di distribuzione del carico di lavoro. Questo è importante per poter coordinare le varie fasi di lavorazione che possono avere tempi diversi di lavorazione e quindi evitare il verificarsi di colli di bottiglia.

Può infatti succedere (molto più spesso di quanto si creda!) che si verifichino dei picchi di lavoro dovuti ad una cospicua domanda da parte del mercato che minaccia di mettere in crisi la produzione.

Qui entra in gioco il quarto principio Toyota Way: HEIJUNKA

Se vuoi che la produzione eviti gli sprechi, sia efficiente e recepisca velocemente le richieste di mercato, sarai sicuramente d’accordo con noi con il fatto che sia di fondamentale importanza riuscire non solo a programmare ma a rendere equilibrata la produzione.

Idealmente parlando, se la domanda fosse stabile, livellare la produzione sarebbe di per sé molto semplice, ma sappiamo benissimo che purtroppo non è cosi.

Ecco quindi che si agisce sui volumi di produzione in modo da riuscire a programmare al meglio la produzione.

  • Livellamento della produzione per volume: si calcola la media della domanda per definire il lotto minimo di produzione, con una scorta minima che permetta di coprire eventuali picchi. Il vantaggio sta nel tenere monitorato sia la media della domanda che le scorte iniziali, in modo da poter livellare la produzione.
  • Livellamento della produzione per mix di prodotto: il più delle volte le produzioni prevedono un mix di prodotti con altrettante fasi di lavorazione. Il gioco si complica, ma non eccessivamente: si tende quindi a coordinare la produzione dei vari prodotti in un unico insieme e si organizzano lotti e scorte minime secondo il mix di riferimento.

Quali strumenti e tecniche accorrono in aiuto per il livellamento della domanda?

  • Una buona pianificazione della produzione in primis: conoscere tutte le fasi, le loro caratteristiche, tempistiche e i materiali necessari ti consentirà di pianificare al meglio i tempi, i costi e i lotti di produzione.
  • Il metodo Kanban per trasformare la produzione in un flusso continuo, in grado di auto-alimentarsi.
  • Il metodo 5 S per ridefinire lo spazio di lavoro
  • La teoria dei Vincoli per individuare ed eliminare i colli di bottiglia
  • OEE: indice di efficienza totale per verificare che la programmazione stia portando effettivamente l’azienda verso la giusta direzione di efficienza.

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