Il ruolo dei fornitori TIER TWO e la certificazione IATF 16949:2016.

Il sistema AUTOMOTIVE negli ultimi anni si è evoluto molto in termini di qualità ed affidabilità dei prodotti, dovendo per forza combattere un mercato mondiale sempre più esigente e competitivo.
Questo ha comportato ovviamente una ridefinizione e cambiamento dei processi di produzione, logistici e gestionali di tutta la catena di fornitura, dal fornitore delle materie prime ai trasportatori dei prodotti finiti, coinvolgendo quindi tutta la SUPPLY CHAIN.
Con l’introduzione della nuova norma di Certificazione IATF 16949:2016 questo processo di crescita e di affidabilità della filiera produttiva è diventato un obbligo contrattuale oltre che normativo, soprattutto per i fornitori di secondo livello, i cosiddetti TIER TWO, ovvero coloro che forniscono direttamente i fornitori di Primo Livello – TIER ONE che a loro volta forniscono direttamente i diversi Car Makers.
È importante sottolineare che i TIER TWO sono spesso depositari di tecnologie e processi molto importanti, non controllabili e non conosciuti dai loro stessi clienti diretti, e che per questo motivo svolgono un ruolo chiave nel processo di fornitura. Questo meccanismo perverso innesca un girone infernale dantesco relativo alle responsabilità della qualità dei prodotti e dei processi. Insomma, il TIER ONE è responsabile nei confronti dei Car Makers di processi e tecnologie verso le quali non ha, ne poteri di controllo e ne conoscenze tecniche!
Tutto ciò è molto noto al mondo Automotive ed è per questo che la nuova norma IATF 16949 ha introdotto il principio della obbligatorietà della certificazione proprio ai fornitori TIER TWO, come spiegato nel punto norma specifico 8.4.2.3  Sviluppo del Sistema di Gestione per la Qualità dei Fornitori-Sanctioned Interpretation, di cui riporto una parte:
“L’organizzazione deve richiedere ai suoi fornitori di prodotti e servizi automotive di sviluppare, attuare e migliorare un sistema di gestione della qualità con l’obiettivo finale di essere certificati secondo il presente schema di certificazione.
Utilizzando un modello di analisi del rischio, l’organizzazione deve definire un livello minimo accettabile di sviluppo del sistema di gestione della qualità e un obiettivo di sviluppo del sistema di gestione della qualità per ogni fornitore.
Certificato ISO 9001, a meno che diversamente mente A meno che diversamente autorizzato dal cliente (es. punto a) qui di seguito. Un sistema di gestione della qualità certificato ISO 9001 è il minimo livello iniziale di sviluppo accettabile. Sulla base delle performance attuali e del rischio potenziale per il cliente, l’obiettivo è di crescere attraverso la seguente progressione di sviluppo del sistema di gestione della qualità: […] “
L’organizzazione deve richiedere ai suoi fornitori, di prodotti e servizi automotive, di sviluppare, attuare e migliorare un SGQ con l’obiettivo finale di essere certificati secondo il presente schema di certificazione. Questo requisito implica una importante riflessione sul piano operativo, nonché economico.
Le aziende TIER TWO del settore Automotive che si dovranno certificare IATF 16949:2016 si stima siano ancora in Italia tra le 12.000 e 15.000 (su un totale di 140.000 PMI – dati CERVED 2017), con un valore di mercato consulenziale che si aggira intorno ai 150 MIO/€, escluse le attività di formazione e qualifica necessarie per il personale interno dell’azienda, che possono rappresentare un ulteriore pacchetto di 50 MIO/€, per complessivi circa 200 milioni di euro di capitalizzazione consulenziale potenziale.
Tutto ciò sviluppabile in un arco di tempo compreso tra i 3 e 5 anni dove le aziende TIER TWO dovranno necessariamente mettere in atto cambiamenti organizzativi e gestionali tali da poter affrontare gli importanti requisiti richiesti dalla norma IATF:16949:2016, sia sotto il profilo dei processi che in quello delle competenze e della Organizzazione aziendale.

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