Il Regolamento (UE) 2020/1149 ha introdotto una serie di restrizioni sui diisocianati. Scopriamole insieme!

A partire dal 24 agosto 2023, non sarà più consentito l’uso dei diisocianati in quanto tali, come costituenti di altre sostanze o in miscele, per usi industriali e professionali, a meno che:

  • la concentrazione di diisocianati, considerati singolarmente e in una combinazione, sia inferiore allo 0,1% in peso;
  • datori di lavoro o i lavoratori autonomi garantiscano che gli utilizzatori industriali o professionali abbiano completato con esito positivo una formazione adeguata sull’uso sicuro dei diisocianati prima del loro utilizzo;
  • il fornitore abbia ricevuto la certificazione di avvenuta formazione sui diisocianati, da parte del cliente, al fine di poter vendere i propri prodotti.
La mancata osservanza prevede sanzioni penali:

arresto fino a tre mesi e con l’ammenda da 40.000 a 150.000 euro.

Le schede dei prodotti contenenti diisocianati, dunque, dovranno essere modificate secondo le specifiche del Regolamento (UE) 2020/1149. Ciò comporta la necessità di effettuare l’aggiornamento della valutazione del rischio chimico.

In quali prodotti si trovano?

I prodotti che possono contenere diisocianati sono moltissimi, in particolare:

  • schiume poliuretaniche;
  • colle poliuretaniche, il più delle volte difenilmetano diisocianato MDI;
  • catalizzatori di molte vernici bicomponenti, non solo per le poliuretaniche ma a volte anche per le vernici all’acqua;
  • resine bicomponenti, adesivi, sigillanti, isolanti, vernici a base poliuretanica.

Attività sottoposte al rischio

Sono diversi gli ambiti applicativi: possono spaziare dalle carrozzerie a molte lavorazioni dell’edilizia e affini (impiantisti, serramentisti, carpenteria tetto, cappottista, imbianchini), alla produzione di mobili, produttori di materie plastiche o componentistica per l’automotive e produttori di vernici.

Quali sono i rischi per la salute?

I diisocianati sono classificati come sensibilizzanti delle vie respiratorie di categoria 1 e come sensibilizzanti della pelle di categoria 1.

L’esposizione a tali sostanze può portare a irritazioni della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie, causando sintomi come prurito, arrossamento, difficoltà respiratorie e tosse. Inoltre, l’esposizione a lungo termine può provocare reazioni allergiche e asma professionale.

Corsi utilizzo in sicurezza dei diisocianati

Per rispondere ai nuovi obblighi formativi, abbiamo strutturato due corsi: uno base da 2 ore in videoconferenza e uno avanzato da 4 ore somministrato sia in modalità FAD asincrono (corso online) che in FAD sincrono (videoconferenza).

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