I laureati in “tecniche di prevenzione ambientale e sul luogo di lavoro” potranno ricoprire la posizione di Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP) ed in fase di esecuzione (CSE) se l’emendamento verrà approvato.

Il Decreto legge 4 maggio 2023, n. 48 è in fase di approvazione, con un emendamento che solleva preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei cantieri edili.

L’emendamento, proposto dalla Vicepresidente Senatrice Cantù e sottoscritto dalle colleghe del Gruppo Lega Senatrici Murelli e Minasi, mira a colmare una lacuna nell’art. 98 del Dlgs n. 81/2008, che regola la sicurezza nei cantieri.

Al momento, l’art. 98 non richiede una laurea in “tecniche di prevenzione ambientale e sul luogo di lavoro” come requisito per la posizione di Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP) ed in fase di esecuzione (CSE) nei cantieri temporanei o mobili.

Tuttavia, l’emendamento proposto consentirebbe ai laureati nella disciplina sopracitata di poter svolgere il ruolo di CSP e CSE.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha espresso critiche riguardo a questa scelta, sostenendo che ampliare i requisiti per il ruolo potrebbe abbassare il livello di sicurezza dei cantieri.

Il CNI ha sottolineato che i laureati in tecniche di prevenzione ambientale e sul luogo di lavoro non possiedono la conoscenza tecnica e progettuale necessaria per gestire la sicurezza nei cantieri.

L’organizzazione ha pertanto chiesto al Ministro Marina Calderone di eliminare l’emendamento per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori edili.

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