Con l’avvento dello smartworking, molte aziende hanno adottato questa modalità di lavoro per favorire la flessibilità e l’efficienza dei propri dipendenti. Tuttavia, questa nuova realtà ha portato anche a sfide significative, tra cui l’isolamento sociale dei collaboratori. Scopriamo insieme come affrontare questa problematica!

Nel suo saggio “Nuovi modelli della organizzazione del lavoro e nuovi rischi”, il professore Tiraboschi ha evidenziato l’impatto della quarta rivoluzione industriale, con particolare attenzione alle tecnologie, ai nuovi modelli organizzativi e alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

Tiraboschi sottolinea come la quarta Rivoluzione industriale, spesso identificata con l’Industria 4.0, vada oltre ad un semplice fenomeno tecnologico o industriale e modifica radicalmente la concezione dei mercati del lavoro, rendendoli transizionali anziché statici.

Inoltre, evidenzia come quest’ultima permetta una prestazione lavorativa “fluida”, destandardizzata e frammentata, grazie alla diffusione di dispositivi con connessione Internet che consentono di lavorare ovunque.

Il pericolo più diffuso, però, è proprio quello di trascurare la protezione dei lavoratori in contesti aperti e fluidi, mettendo a rischio sia la loro salute e sicurezza tradizionali che la dimensione sociale del lavoro. Nonostante siano costantemente connessi, molti lavoratori tendono a isolarsi gradualmente, correndo il pericolo di perdere la propria identità personale e professionale. La mancanza di un luogo di lavoro in cui stabilire relazioni significative e costruire una comunità di appartenenza contribuisce a un maggior individualismo e isolamento sociale dei lavoratori. La distanza fisica dall’organizzazione aziendale e dal tradizionale luogo di lavoro, dove l’interazione con i colleghi era più facile, rappresenta un rischio concreto.

Per questo motivo, la tutela della salute e sicurezza del lavoro si sta evolvendo verso una nuova dimensione organizzativa e una forte promozione della salute al di fuori degli ambienti e dei tempi di lavoro tradizionali.

Quest’ultima deve essere ripensata come un diritto della persona che lavora. È necessario adottare un approccio partecipativo che consideri la dimensione umana e sociale del lavoro, andando oltre una visione esclusivamente economica.

Ecco alcune strategie efficaci per contrastare l’isolamento sociale:

  1. Promuovere la comunicazione aperta: Fondamentale è promuovere una cultura aziendale basata sulla comunicazione aperta e trasparente. Le aziende dovrebbero incoraggiare i dipendenti a esprimere i loro pensieri, preoccupazioni e bisogni. La creazione di canali di comunicazione formali e informali, come chat aziendali o strumenti di collaborazione, può agevolare la comunicazione e migliorare il senso di connessione tra i colleghi.
  2. Organizzare riunioni virtuali regolari: Le riunioni virtuali regolari, sia a livello di team che aziendali, offrono un’opportunità per il confronto e la condivisione delle informazioni. Questi incontri non dovrebbero essere focalizzati solo sugli aspetti lavorativi, ma dovrebbero anche includere momenti informali di socializzazione. Ciò aiuterà a coltivare il senso di appartenenza e ridurre l’isolamento.
  3. Favorire attività di Team Building online: Le attività di team building sono essenziali per creare un senso di coesione e fiducia tra i membri del team. Sebbene non sia possibile organizzare eventi fisici, le aziende possono promuovere attività di team building online come giochi virtuali, quiz o sessioni di cooking show in streaming. Queste attività stimolano l’interazione tra i colleghi e migliorano l’ambiente lavorativo.
  4. Sostenere il benessere mentale dei dipendenti: Le aziende dovrebbero prendere sul serio il benessere mentale dei propri dipendenti e fornire risorse e supporto appropriati. Potrebbero essere organizzati workshop o webinar su temi come la gestione dello stress, la mindfulness e la salute mentale. Inoltre, fornire accesso a servizi di consulenza o terapia online può essere un modo prezioso per sostenere i dipendenti che affrontano l’isolamento sociale
  5. Implementare programmi di mentoring e buddy system: Creare programmi di mentoring o buddy system in cui i dipendenti più esperti possono guidare e supportare quelli nuovi o meno familiari con il lavoro remoto. Questa pratica favorisce lo scambio di conoscenze e aiuta i nuovi arrivati a sentirsi parte del team, riducendo l’isolamento.
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