Con questo articolo vogliamo riflettere su alcune considerazioni riguardanti l’interazione tra i processi decisionali e i cambiamenti psicofisici dovuti a un forte stress per coloro che sono incaricati di gestire le situazioni di emergenza. In queste occasioni, la capacità di decidere rapidamente e con lucidità diventa essenziale per garantire la sicurezza sul lavoro e prevenire conseguenze gravi per i lavoratori e l’azienda.

Essere capaci di prendere decisioni significa avere la capacità di scegliere tra diverse alternative con ponderatezza, lucidità e tempestività. Il processo decisionale può essere suddiviso in 5 fasi generali:

  • Definire l’obiettivo
  • Raccogliere le informazioni rilevanti
  • Generare opzioni realizzabili
  • Prendere la decisione
  • Implementare e valutare

Questo processo decisionale è particolarmente utile in contesti aziendali dove esiste una “one best way” per affrontare le situazioni. Tuttavia, nella pratica, molte decisioni devono essere prese con informazioni limitate e in condizioni di incertezza.

L’influenza dello stress sull’emergenza e il processo decisionale

L’emergenza è definita da incertezza e ambiguità. È una circostanza inaspettata e critica che richiede un intervento immediato con l’obiettivo di ridurre al minimo le conseguenze negative. In queste situazioni, l’emergenza può provocare un alto livello di stress lavoro, che a sua volta può influenzare negativamente sia i lavoratori che l’azienda.

Lo stress viene definito come una risposta psicofisica dell’individuo a stimoli ambientali percepiti come eccessivi. Ogni persona, a seconda delle proprie caratteristiche personali, esperienze e valori, reagisce in modo unico agli stressor ambientali. Quando le richieste del contesto lavorativo superano le risorse disponibili, può verificarsi uno squilibrio che causa cambiamenti fisiologici, emotivi, cognitivi e sociali indesiderati.

In situazioni di emergenza, questo squilibrio può avere un impatto significativo sul processo decisionale e sui comportamenti dei soggetti coinvolti, influenzando la loro capacità di prendere decisioni efficaci. Le alterazioni psicofisiche dovute allo stress possono compromettere la consapevolezza e la capacità di valutare correttamente le informazioni disponibili.

Vincoli del processo decisionale in emergenza

La natura instabile delle situazioni di emergenza impone la necessità di prendere decisioni sotto tre vincoli principali:

  • Tempo: Le decisioni devono essere prese rapidamente per minimizzare le conseguenze negative, limitando così la possibilità di una valutazione approfondita.
  • Informazioni limitate: In condizioni di emergenza, il tempo ristretto può non permettere una verifica completa dell’accuratezza delle informazioni disponibili.
  • Carico decisionale: L’addetto alle emergenze deve spesso prendere una serie di decisioni consecutive in tempi brevi, senza poter delegare.

Strategie per migliorare il Decision Making in situazioni di emergenza

Esistono diverse strategie per migliorare il processo decisionale in condizioni di stress ed emergenza:

  • Riconoscere i segnali fisici, cognitivi ed emotivi dello stress: Accettare e gestire questi segnali piuttosto che contrastarli può migliorare la capacità decisionale.
  • Formazione continua sulla gestione delle emergenze: Simulazioni di emergenza e formazione sicurezza sul lavoro possono migliorare la consapevolezza e preparare i lavoratori a rispondere in modo più efficace.
  • Concentrarsi sulle “4C”: Comando, controllo, comunicazione e collaborazione sono fondamentali per migliorare il decision making.
  • Sviluppare modelli comportamentali efficaci: Una solida formazione e una cultura della sicurezza possono rafforzare la capacità di prendere decisioni rapide e accurate.

L’importanza della Cultura della Sicurezza e della Formazione

Una cultura della sicurezza ben radicata e una formazione sulla sicurezza sul lavoro adeguata sono essenziali per preparare i lavoratori a gestire situazioni di emergenza. In aziende dove la consapevolezza dei rischi è parte integrante della cultura aziendale, i lavoratori sono più preparati a prendere decisioni efficaci anche sotto stress.

Una formazione continua e mirata, che includa anche simulazioni di situazioni di emergenza, può aiutare a migliorare la forza mentale degli addetti alle emergenze, rendendo l’intera organizzazione più resiliente.

Caso Studio: la gestione di un incendio aziendale

Nel maggio 2024, un incendio è scoppiato in un’azienda situata in provincia di Lecco, mettendo immediatamente a rischio la sicurezza dei lavoratori e la continuità operativa dell’azienda. L’incendio, originato da un malfunzionamento degli impianti di servizio installati sul tetto dello stabilimento, si è rapidamente propagato, richiedendo una risposta tempestiva e coordinata da parte degli addetti alle emergenze.

Azioni immediate degli addetti alle emergenze:

  • Valutazione rapida della situazione: Gli addetti alle emergenze hanno subito esaminato l’entità dell’incendio e determinato il punto di origine delle fiamme. Questo ha permesso di identificare immediatamente le aree a maggior rischio e stabilire le priorità per l’intervento.
  • Intervento con i mezzi estinguenti disponibili: Utilizzando gli estintori e le altre attrezzature antincendio a disposizione, i responsabili hanno tentato di contenere le fiamme, mantenendo il fuoco confinato all’area del tetto e prevenendo la sua diffusione verso altre parti dell’edificio.
  • Allarme immediato ai vigili del fuoco: Nel frattempo, è stato immediatamente lanciato l’allarme ai Vigili del Fuoco, informandoli dell’incendio in corso, delle sue dimensioni, e delle caratteristiche specifiche dell’impianto per garantire un intervento mirato ed efficace.
  • Isolamento delle fonti di alimentazione: Gli addetti alle emergenze hanno rapidamente disattivato le alimentazioni di gas ed energia elettrica per ridurre il rischio di esplosioni o propagazione dell’incendio a causa di cortocircuiti o fughe di gas.
  • Contenimento dell’incendio: Sono state chiuse le porte interne per contenere le fiamme e limitare la propagazione del fumo all’interno dell’edificio, proteggendo così le vie di fuga e riducendo l’esposizione dei lavoratori al rischio di inalazione di fumo tossico.
  • Evacuazione ordinata dell’edificio: Seguendo le procedure di evacuazione stabilite, gli addetti hanno coordinato l’uscita sicura dei lavoratori, inclusi coloro che potrebbero avere difficoltà di movimento, guidandoli verso i punti di raccolta designati. Sono stati predisposti percorsi sicuri e garantito che nessun lavoratore rimanesse indietro.
  • Supporto psicologico e controllo della situazione: Durante l’attesa dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, gli addetti hanno mantenuto la calma, gestendo eventuali segni di panico tra i lavoratori e fornendo assistenza a coloro che presentavano segni di ansia o stress acuto. È stato anche mantenuto un costante controllo della situazione per adattare le azioni in caso di cambiamento delle condizioni.

Grazie alla preparazione e alla formazione continua in materia di sicurezza sul lavoro, l’azienda ha potuto evitare infortuni o incidenti gravi durante l’incendio. La cultura della sicurezza ben radicata ha permesso agli addetti alle emergenze di reagire prontamente e in modo efficace, dimostrando come una risposta organizzata e basata su protocolli chiari possa fare la differenza in situazioni critiche.

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Gestire le emergenze in modo efficace non è solo una necessità per la sicurezza dei tuoi dipendenti, ma rappresenta anche un’opportunità strategica per rafforzare la tua azienda. Investire in una cultura della sicurezza, in una formazione mirata e nello sviluppo di modelli comportamentali efficaci ti permette di ridurre i rischi operativi, aumentare l’efficienza e migliorare la reputazione aziendale in un mercato sempre più competitivo.

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Dott.ssa Andrea Galasso

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